mercoledì 22 febbraio 2017

CIAO PEPPINETTO !

Ci ha lasciato oggi Giuseppe Atzori, meglio conosciuto come  Peppinetto, fratello di Gianni.
Classe 1933, Oristanese di grande cultura, umanità , genialità artistica e Archeologo Onorario.
La camera ardente si trova presso l'Ospedale San Martino di Oristano.
Il funerale si svolgerà domani (23 febbraio 2017)  alle 16 alla Chiesa dei Cappuccini di Oristano.
Numerose le sue pubblicazioni in campo archeologico tra queste ricordiamo "Prima nota  sull'Isola di Mal di Ventre" (1973) e  "La Penisola del Sinis tra il Bronzo Finale e la prima età del Ferro" (con Tore, Stiglitz e Sebis, 1986).
Ma anche : "Le ceramiche nuragiche al Tornio" / Giuseppe Atzori in La Sardegna nel Mediterraneo tra il secondo e il primo millennio a. C. : atti del 2. Convegno di studi Un millennio di relazioni fra la Sardegna e i paesi del Mediterraneo : Selargius-Cagliari, 27-30 novembre 1986. Cagliari, stampa 1987.p. 81-89 ; "Atzori G. –Il villaggio nuragico di Sant’Elia in Santa Giusta (Oristano)".











Pubblichiamo qui sotto il bel ricordo postato su facebook da uno dei suoi amici e compagni fraterni, Mario Carboni.


Mario Carboni ha aggiunto 2 nuove foto.
1 minuto fa

Ho appena appreso che ci ha lasciato Peppinetto Atzori.

Dire che se ne è andato un sardista è riduttivo.

Peppinetto viaggiava in cieli di cultura, creatività,onestà, moralità, che solo uomini come lui ed il compianto fratello Gianni Atzori, tenevano sgombri e limpidi per vivere la sardità con la loro memoria che si perdeva nella notte dei tempi del nostro popolo.

Grande maestro e guida per tanti giovani oristanesi che lo trovavano sempre disponibile, cortese e comprensivo quando lavorava all''UNLA, luogo che grazie a lui per tanti anni fu un punto di riferimento culturale, zona liberata dal conformismo e dalla colonizzazione culturale.
Nel Museo di Cabras dal 2014 un pannello ricorda il nome di Peppinetto, Giuseppe Atzori alla scoperta dei Giganti di Monte Prama (foto del 2014)
Pochi lo ricordano ma fu lui che capì per primo, che quelle rocce appena sbozzate e trovate casualmente da un contadino, erano i Gigantes di Monte Prama e immediatamente con Lilliu ne diedereo la giusta interpretazione archeologica, artistica, storica e patriottica di quell'importante rinvenimento, tenuto rinchiuso poi per tanti anni nelle cantine dei nemici della Nazione sarda.
Ecco anche Peppinetto Atzori era un Gigante della Sarda Natzione.
Mi mancherai caro amico, fra i primi a credere nell'iniziativa de Su populu sardu.
Articolo del 1974 La Nuova Sardegna sulla scoperta dei Giganti di Monti Prama: per ingrandire clicca sopra 
Ti ricordo quando con le tue mani d'oro costruivi il grande tavolo di legno delle riunioni nella prima sede del movimento ad Oristano, e intanto parlavi, delle tue origini ebraiche, di Tarros e delle ascendenze fenicie, del tronco prenuragico dei pescatori di Cabras e Santa Giusta e dei nuragici nostri illustri antenati, navigatori, cercatori e fonditori di metalli, sul quale si innestava chiunque voleva sentirsi e divenire sardo cosciente, qualunque fosse la sua origine e provenienza.
Da Articolo La Nuova Sardegna 8 luglio 2014, al link 
Ogni tanto offrivi agli amici scampoli della tua grande cultura esoterica, per prova e per poi continuare ad approfondire un dialogo personale se si stabiliva un contatto e una corrispondenza di interessi e possibilità di scambio di esperienze e conoscenze.
Ti ricordo ancora protagonista del Vento sardista ad Oristano e nel grande movimento che si era creato in Sardegna.

 Peppinetto nel 1973 fu tra i fondatori e promotori del periodico nazionalista, indipendentista bilingue e movimento omonimo denominato "Su Populu Sardu"
Parlando in quel sardo giudicale, bello, sonoro, profondo e poetico,sostenevi il nostro diritto all'indipendenza nazionale, ma non con falsi e demagogici proclami,ma con la cultura e la predicazione, con la convinzione degli indecisi e dubbiosi, ma anche facendo fronte agli avversari, anche a volte guardandoli dall'alto, non con disprezzo, ma con graffiante ironia sardonica e non chiudendo neanche a loro, se sardi, la porta del Fortza Paris.
Le mie più sentite condoglianze ai famigliari, con i quali quando vivevo ad Oristano mi sentivo in una mia famiglia.
Mario Carboni
IL RICORDO DEL SINDACO DI BAULADU
Peppinetto da alcuni anni aveva lasciato la sua casa di via Angioy ad Oristano e viveva e risiedeva a Bauladu.
Uno dei primi a ricordalo oggi su Facebook è stato proprio l'attuale Sindaco del paese Davide Corriga, il secondo sindaco più giovane dell'isola.
Ecco il suo post su facebook. 


I LAVORI DI PEPPINETTO
Dalla ceramica, alle pietre, alla pittura: Peppinetto spaziava il suo estro artistico, non lasciando mai nulla al caso, ma cercando di riproporre studi, sensazioni e passione.
Tra i lavori più riusciti e apprezzati quelli in ossidiana e tra questi le splendide lame in "oro nero".

RICORDI DA FACEBOOK
Conosciutissimo in tutta l'isola oltre che nella sua Oristano, tanti i messaggi di cordoglio e i ricordi, comparsi su facebook in queste ore.
Tra questi anche quelli di Linalba Ibba, Francesco Cesare Casula, Tonino Bussu, Bustianu Cumpostu , Massimo Torrente, Etta Serra, Leonardo Marras, Maura Falchi  ecc
L'elenco è lunghissimo.Li pubblichiamo qui tutti.

Video ricordo di Peppinetto, da archivio Rai.




1 commento:

  1. Grazie Peppinetto ognuno di noi ti deve belle pagine di vita e di cultura della nostra terra di sardegna che amavi più di te stesso. Capofila di una categoria di persone speciali, di cui ci si accorge poco e spesso solo dopo la loro scomparsa. Curioso e innamorato di tutto ciò che lo circondava, generoso e instancabile studioso, ricercatore specialista di cultura sarda che in tale ambito ha orientato la propria vita senza risparmio,coltivando una pluralità di interessi culturali, storici, ambientali e sociali, con spirito di appassionato servizio a favore sopratutto degli altri e in particolare per l'amato popolo sardo a cui attribuiva un diritto di sovranità nazionale, suffragato da profonda conoscenza delle radici e della storia della sardegna. Mancherà il suo attivismo, la sua affettuosa amicizia, ma sopratutto il suo esempio. RPI

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