martedì 24 novembre 2015

Maxi dipinto censurato con il volto di Gianni Atzori
torna in chiesa
LA CULTURA E L'ARTE VINCONO SEMPRE
l'articolo di Michele Masala oggi in edicola

L'Unione Sarda del 24 novembre 2015
Protagonista di questa vicenda, insieme al grande pittore di Atzara Antonio Corriga, è proprio Gianni Atzori, a cui è dedicato questo blog. Oggi l'Unione Sarda nella versione cartacea in edicola, dopo il videoservizio on line linkato e postato sempre su questo  blog in data di ieri, l'ha ampiamente ricordata in un bel pezzo del giornalista Michele Masala.
Negli anni '50, a pochi anni dal fine della seconda guerra mondiale, il ruolo della Chiesa nella società italiana, sarda e oristanese era sicuramente ancora più influente di quello odierno.Un contesto dunque di piena guerra fredda anche interna nel quale chi non credeva era bollato e marchiato in senso negativo.Aver raffigurato San Sebastiano con il volto di un ateo, Gianni Atzori, rappresentava una sfida, una vera e proprio eresia.Per questo l'esposizione di questa maxi tela nella chiesa oristanese durò appena poche ore.Il tempo di essere visto dall'arcivescovo del tempo Mons.Sebastiano Fraghì (in carica dal 1947 al 1978) per poi vederne la sua distruzione e posa in 8 sacchi come rifiuti.Ma dopo 60 anni quei rifiuti hanno ripreso vita e ora dunque come annunciato dal quotidiano L'Unione Sarda di oggi il San Sebastiano tornerà il prossimo 20 gennaio al suo posto.
Un ringraziamento va all'attuale Vescovo di Oristano Mons.Ignazio Sanna, che sta rendendo possibile la fine di una censura durata più di 60 anni: un fatto rilevante, un restauro ed un'esposizione per nulla scontata.
L'arte e la cultura alla lunga, prima o poi, vincono contro ogni censura.

ps Piccola precisazione sul testo dell articolo odierno dell' Unione Sarda: Gianni Atzori è stato  consigliere comunale per il Partito Sardo D'Azione non all'epoca della censura sulla tela di Corriga, ma solo trent'anni dopo, esattamente nel 1985, vedi Link su elezione in consiglio comunale di Gianni Atzori