DEDICATO A GIANNI ATZORI

DEDICATO A GIANNI ATZORI: ORISTANO, 1925-2002.
Insegnante elementare, figura politica oristanese, artigiano-artista e uomo di cultura.
Biografia, vita pubblica, scritti politici, passioni, ricordi, creazioni artistiche, racconti, pubblicazioni, scoperte archeologiche, foto, audio e video.

mercoledì 9 novembre 2011

Nora, Tharros e Tzricotu...
SARDUS, SHARDANA E SCRITTURA NURAGICA
scritto integrale di Gianni Atzori


Dal Periodico Paraulas n.5 del maggio 2001.
Pubblicato da SarDoc alle 12:07 Nessun commento:
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Etichette: Scrittura nuragica e Gianni Atzori Tzricotu Su Pallosu
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Questo Blog è curato da Andrea Atzori, figlio di Gianni.

BIOGRAFIA

Giovanni Atzori, noto Gianni, insegnante elementare, figura politica oristanese, artigiano-artista e uomo di cultura.

Nacque ad Oristano, Sardegna, nel 1925 (11 dicembre), scomparso nel 2002 (28 febbraio).Figlio del Falegname Boiccu Atzori (bottega artigiana in via G.M.Angioy) e di Giustina Piras, fu maestro elementare e artigiano. Ha condiviso la sua vena artistica con i fratelli Nicola, Lelle e Peppinetto. Mentre con il fratello Silvestro ha avuto in comune una grande passione per il mare.

Antifascista, anarchico e ateo

Spirito profondamente ribelle, anticonformista, non credente.

Simpatizzante dapprima del pensiero anarchico, fu poi tra i primi sostenitori in Sardegna della lingua sarda quale idioma da portare all’interno della vita pubblica.

Ebbe la fortuna di conoscere da giovanissimo Emilio Lussu, fondatore del Partito Sardo d'Azione, del movimento Giustizia e Libertà; nel Referendum del 2 giugno 1946 si schierò convintamente per la Repubblica, in avversione alla scelta per la Monarchia.

Con lui il sardo entrò- in manierà pressochè rivoluzionaria per i tempi (fine anni '50)- nelle scuole pubbliche della provincia: Cabras prima tra queste, dove è ancora oggi conosciuto con il nomignolo di “Su Maistu “.

Il suo uso del sardo, variante campidanese, sia in forma parlata che scritta, è da sempre unanimente riconosciuto per ricchezza espressiva, originarietà e proprietà di linguaggio.Fu tra i pochi infatti a evitare la contaminazione italianista delle parole e a mantenere vivo un sardo forbito, autentico e sempre adeguato al contesto.

Guida Turistica

Giovanissimo iniziò a lavorare come guida turistica all'estero in Francia e in Svizzera (1949-53), prima a Parigi, successivamente a Biarritz (paese basco-francese), rientrò in Sardegna dove alternò il suo lavoro di maestro elementare alla passione per l’archeologia.

Appassionato di Archeologia

E’ stato tra i primi oristanesi a rendersi conto dell’importanza della penisola del Sinis nella preistoria sarda collaborando con l'amico l'archeologo Enrico Atzeni (professore di Paleontologia e di Antichità sarde all’Università di Cagliari) nel rinvenimento di alcuni preziosi reperti, oggi esposti nei principali musei sardi.

Corallaro

Intorno agli anni ‘50, insieme a Angelinu Iriu, meglio noto come Geppetto, fu uno dei primi subacquei della provincia di Oristano, nelle acque della penisola del Sinis e nella marina di San Vero Milis, Su Pallosu in particolare.La passione per il mare lo portò a conoscere la grande ricchezza di pesce, ma anche di corallo, dei fondali tra S.Giovanni di Sinis, l'isola di Mal di Ventre, Capo Mannu e Is Arenas. Nel 1969 la sua passione per l’attivita subacquea gli costò un embolo spinale che gli compromise l’uso delle gambe per vari mesi. Con grande sforzo riacquistò parzialmente la deambulazione durante i due anni sucessivi con frequenti visite in cui maturò una notevole conoscenza mineralogica e paleontologica nell’isola. Celebre un suo accalorato discorso in lingua sarda durante un manifestazione di protesta contro le servitu’ miitari in Sardegna, citato largamente in contesti politici e linguistici (San Salvatore, Cabras, 1980).

Sardista

Consigliere comunale nella seconda metà degli anni ’80 e capogruppo nel comune capoluogo per il Partito Sardo d’Azione, fu tra i dirigenti del partito dei quattro mori anche a livello nazionale sardo. Ad Oristano guidò la sezione cittadina, assieme -fra gli altri- a Maria Teresa Sechi (già presidente della Provincia di Oristano). Componente della Commissione Comunale alla toponomastica per la lingua sarda, diede un contributo significativo alla ricerca della elaborazione dei nomi in sardo delle attuali vie e piazze di Oristano. Già consigliere di Amministrazione dell’Esit (Ente Sardo Industrie Turistiche) e anche componente della Comitato Misto Paritetico sulle Servitù Regionali.

Scrittore

Insieme a Gigi Sanna, e’ stato autore anche di una delle prime pubblicazioni sulla letteratura in Lingua Sarda e sulla storia della Sardegna-copertina a lato- (Sardegna, Lingua Comunicazione e Letteratura, edizioni Castello e Omines- edizioni Castello ). Con questa pubblicazione prima e con " Omines dal Neolitico all’ eta’ Nuragica" (edizioni Castello) poi, attraverso l’esame delle tavolette bronzee di Tzricotu (Cabras), nonostante l’inspiegabile silenzio e scetticismo di alcune autorita’, contribuì in maniera concreta a rilanciare il dibattito sul controverso tema dell’esistenza di una scrittura nuragica o paleosarda.

Artista

Fu anche un grande appassionato d’arte: lavorò svariati materiali. Dall’ossidiana del Monte Arci, ai coralli rosso e nero (quest'ultimo prima di allora sconosciuto in Sardegna) del Sinis, alle pietre dure, ma anche il corno, l'osso e la trachite di Fordongianus.


Collezionista di minerali e fossili sardi
e non solo, ha partecipato a svariate decine di mostre ed esposizioni in ogni parte d’Italia.

Le sue opere (statuine, gioielli, collane e monili vari) sono state esposte fra l’altro all’
Antiquarium Arborense di Oristano (1995) nella fortunata mostra intitolata “Aurum Nigrum” e attualmente possono essere visitate nelle collezioni permanenti dei comuni di Pau sul Monte Arci (Provincia di Oristano) e di Teulada (Provincia di Cagliari).Cinque gioielli artigianali, realizzati da Gianni Atzori in argento e pietre dure si trovano invece in una mostra permanente del Museo del costume e del gioiello sardo presso il Palazzo Boyl di Milis (Provincia di Oristano).

Si tratta di: una “perda ‘e latti” in cristallo di roccia, una “perda ‘e bambini” in diaspro rosso, una “perda ‘e tronu” in diaspro verde, una “perda ‘e fogu” e un “pinnadeddu” in ossidiana. Gli amuleti sono stati donati nel 2004 al comune di Milis dalla famiglia Atzori.


LA CASA MUSEO "GIANNI ATZORI" A SU PALLOSU

  • -Su Facebook info e prenotazioni per la visita alla Casa Museo "Gianni Atzori" (Su Pallosu)

Maria Teresa Sechi

Maria Teresa Sechi
Amica e compagna di Partito di Gianni Atzori

"MILITARIS, LIZZEI SU LOGU, CA NON SEIS AGRADESSIUS"

LINGUA SARDA: ESEMPIO DI TESTO ARGOMENTATIVO (AUDIO-VIDEO)

Tzricottu e altri appunti...

  • Dal Blog di Gianfranco Pintore

INCISIONE SU CORNIOLA

INCISIONE SU CORNIOLA
realizzata da Gianni Atzori

VIDEO OSSIDIANA
ricerca e lavorazione
di Gianni Atzori

Servizio RAI Tg3 Sardegna n.1 Servizio Rai Tg3 Sardegna n.2 Servizio Sardegna 1 TV.

AURUM NIGRUM: 1995

  • -Scarica tutto il catalogo della mostra di Gianni e Peppinetto Atzori ( 22 pagine, formato .pdf)
  • -Recensione mostra "Aurum Nigrum" su Unione Sarda

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SULL'ORIGINE
DEL COGNOME ATZORI

Tipico sardo della zona che comprende le province di Cagliari ed Oristano e il nuorese sudoccidentale, potrebbe derivare da un soprannome originato dal vocabolo spagnolo azor (tipo di falco), ma può anche derivare dal nome di un antico toponimo sardo ora scomparso Assori.

ATZORI: etimologia e significato rimangono nell'incertezza. È improbabile che derivi da su stori: così viene comunemente chiamato in sardo il falco, dall'italiano astore. Noi crediamo che provenga dal nome Salvatore (vedi Dettori oppure Loi). Nelle carte antiche il nome Salvatore è riportato in varie uscite: Bobore, Badore, Bore, Boreddu, Dore, Tori, Thori, Tzori, Zori, Loi, Balloi, Billoi, Çori, Sori, etc. I de Thori, appartengono ad uno dei più antichi e potenti casati sardi (vedi Dettori). Atzori > A-Tzori da o di Salvatore (ramo cadetto dei De Thori?). Ricordiamo che nei Condaghi, quando si indica la discendenza o appartenenza di un figlio/a, o il vincolo matrimoniale, o proprietà ad esempio di un servo, si usa spesso la preposizione "de" ma talvolta anche "a": Es. Lacon (de) Susanna fiia "a" Barisone giudice d'Arborea e sposa "a" Costantino Spanu, *CSMB, XI°, XIII° sec. (87); Campana Maria sposa "a" Furadu Buriga, *CSMB(167); Camisa Maria fiia "a" Goantine, *CSMB (83), etc. Il cognome Atzori non compare nei Condaghi, tra i firmatari della Pace di Eleonora, nelle Carte Cagliaritane etc.; ma nella storia ricordiamo: Atzori Antonio, vescovo della diocesi di Bosa dal 1592 al 1604, cagliaritano di origine, pare fosse discendente della potente famiglia dei "de Zori", (de Thori, de Çori : questo confermerebbe pienamente la nostra ipotesi!); Atzori Giovanni, vescovo di Bosa, dal 1625 al 1626, cagliaritano, parente del precedente. Abbiamo poi Atzori Giovanni Antioco, di nobile famiglia di Oristano, partigiano di Carlo d'Asburgo, nel 1713, durante la guerra di successione spagnola. Qui in Medio Campidano ricordiamo Mons. Abramo Atzori (Sardara 1909 - 2001), rettore del Seminario di Villacidro, nonché direttore della Rivista Cattolica "Nuovo Cammino", per ben 42 anni. Personalmente conservo di lui, per me docente di religione al liceo classico di Villacidro, un ottimo ricordo. Attualmente il cognome Atzori è presente in 462 Comuni italiani, di cui 178 in Sardegna (con maggiore diffusione a centro sud): Cagliari 447, Terralba 138, Oristano 137, Isili 136, Serramanna 127, Guspini 108, Assemini 105, Sassari 104, Capoterra 101, Arbus 92, Carbonia 92, etc. Nella penisola è diffuso al centro nord. In USA è presente in 2 Stati: Oregon e New Jersey con un nucleo familiare a testa.



Da http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0001t.htm



Ma sull'origine del cognome Atzori esiste anche l'ipotesi che sia derivato dal luogo di origine della famiglia, corrispondente a una importante e molto antica citta’ nell’odierno Israele: Hazor, o Hatzor, la piu grande e piu ricca citta’ antica infatti dell’odierno Israele, Palestina settentrionale.

http://en.wikipedia.org/wiki/Tel_Hazor

Tel Hazor (Hebrew: תל חצור‎), also Hatzor, present day Tell el-Qedah, is a tell above the site of ancient Hazor, whose archaeological remains are the largest and richest known in modern Israel.



La città di "Hatzor"

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La casa di Gianni Atzori eretta nel 1961, vista dal mare: una delle primissime abitazioni dell'intera marina

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