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Gianni Atzori fu uno dei protagonisti di un clamoroso procedimento giudiziario, poi archiviato, apertosi per il giuramento in lingua sarda del sindaco di Bauladu (Oristano).

Il fatto è del 1980; il primo cittadino del piccolo paese dell'oristanese, Italo Ortu, all'atto del suo insediamento oltre al rituale giuramento in italiano, ne effettuò uno anche in lingua sarda.
Il prefetto di Oristano Pietro De Luca- davanti al quale aveva giurato Ortu- denunciò lui e i suoi due testimoni che lo accompagnavano: Gianni Atzori appunto e il legale Salvatore Bonesu. Per mesi le cronache dei giornali (come si nota dal video) si occuparono politicamente e giudiziariamente dell' episodio. Si svolsero dibattiti con polemiche accesissime in vari consigli comunali e anche al consiglio regionale. Tutto questo si svolgeva sul finire del 1980.
La lingua sarda è stata riconosciuta con Legge Regionale n. 26 del 15 ottobre 1997 "Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna" come seconda lingua ufficiale della Regione autonoma della Sardegna, a fianco dell' italiano.
Lo stato italiano ha riconosciuto ufficialmente il sardo con Legge n.482/1999, " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche ". All'art. 2, comma 1, la legge sancisce che :
In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo.
Sintesi di questo intervento pubblico di Gianni Atzori del 23 marzo 1980 lo trovate anche nel noto Volume "Ello Ellus"- Grammatica della Lingua Sarda (Poliedro)- considerata la maggior grammatica sarda specifica- curata dal linguista Eduardo Blasco Ferrer (pag.360-361) come esempio di Testo Argomentativo in lingua sarda.
La manifestazione popolare era stata indetta contro la proposta di installazione di un radar militare nella collina di San Salvatore, nel comune di Cabras. Gianni Atzori si è occupato spesso di Servitù Militari e ha sempre denunciato con forza i danni dell'occupazione di vasti tratti dell'isola. Nelle foto del video è visibile la presenza numerosa di cittadini all'iniziativa di protesta .La registrazione- audio originale in esterno- era stata fatta da Don Peppino Murtas e trasmessa più volte da una radio locale di Oristano (ROR).
Intorno agli anni ‘50, insieme a Angelinu Iriu, meglio noto come Geppetto ( nella foto a lato Gianni e Geppetto con una cernia), fu uno dei primi subacquei della provincia di Oristano, nelle acque della penisola del Sinis e nella marina di San Vero Milis, Su Pallosu in particolare.La passione per il mare lo portò a conoscere la grande ricchezza di pesce, ma anche di corallo, dei fondali tra S.Giovanni di Sinis, l'isola di Mal di Ventre e Capo Mannu. Nel 1969 la sua passione per l’attivita subacquea gli costò un embolo spinale che gli compromise l’uso delle gambe per vari mesi. Con grande sforzo riacquistò parzialmente la deambulazione durante i due anni sucessivi con frequenti visite in cui maturò una notevole conoscenza mineralogica e paleontologica nell’isola.
Componente della Commissione Comunale alla toponomastica per la lingua sarda, diede un contributo significativo alla ricerca della elaborazione dei nomi in sardo delle attuali vie e piazze di Oristano. Già consigliere di Amministrazione dell’Esit (Ente Sardo Industrie Turistiche) e anche componente della Comitato Misto Paritetico sulle Servitù Regionali.Due servizi trasmessi su Rai 3, Tg Sardegna, curati dal giornalista Antonello De Candia.
Servizio di Sardegna 1 Televisione sulla lavorazione dell'ossidiana effettuata da Gianni Atzori.