domenica 22 gennaio 2017

"La tela di Corriga non fu distrutta ", singolare nota, arriva con due anni di ritardo, ma un video servizio la smentisce

Sembra che ancora qualcuno voglia cercare di nascondere quella che è ormai parte della storia della città di Oristano e che evidentemente fatichi a digerire il rientro del  quadro di Antonio Corriga di San Sebastiano con il volto dell'ateo Gianni Atzori.
CONSIGLIO PASTORALE PARROCHIALE: LA TELA DI CORRIGA NON E' MAI STATA DISTRUTTA
Arriva con due anni di ritardo, una  sedicente  "smentita".La vedete qui sopra.Riguarda un particolare ben preciso del ritrovamento della discussa tela raffigurante il martirio di San Sebastiano, realizzata da Antonio Corriga, che era stato reso noto da tempo.
"Risulta falsa la notizia-leggiamo oggi su L'Unione Sarda, 22 gennaio 2017- che la tela si stata sfregiata, fatta a pezzi e racchiusa dentro buste". A farla è il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Un'affermazione che   nega oggi  che il quadro censurato, rimosso,  sul finire degli anni '50  venne volontariamente rovinato , fatto a brandelli e  trovato poi in otto sacchi neri.
Lo stesso articolo di oggi nell'ultima frase correttamente ricorda che: 
"Chi però l'ha trovata ha più volte affermato che la tela era stata fatta a pezzi".
E' evidente che siamo davanti oggi ad un tentativo di capovolgimento  di quanto saputo e noto da tempo.
Come mai ? Che senso ha  ? Perchè ?
La dichiarazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale pubblicata oggi   su L'Unione Sarda, è davvero singolare e lasciamo giudicare gli oristanesi in base ai fatti.

A PARLARE DI QUADRO FATTO A PEZZI FU PERO' L'UNIONE SARDA GIA' DAL 2015
Per cercare di capire chi e quando aveva affermato che la scomoda tela che portava il volto di un ateo al martirio di San Sebastiano fosse stato distrutto e fatto a pezzi, occorre fare un passo indietro. 
Le date sono importanti.
A raccontare che il quadro di Corriga era stato fatto a brandelli era stato infatti nel 2015 l'Unione Sarda, accompagnandolo dall'intervista del restauratore Italo Brai.

IL VIDEO SERVIZIO DI MASALA MAI SMENTITO
Ma ecco il video del servizio giornalistico on line che smentisce quanto oggi dichiarato nella nota del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

 Se volete potete guardare il video  anche qui direttamente dal sito on line del quotidiano L'Unione Sarda,   Video Servizio di Michele Masala del 2015 (mai smentito)
Il giornalista Michele Masala aveva scritto il suo testo sia nella versione on line L'Unione Sarda del 23 novembre 2015 , che in quella cartacea del giorno dopo  

L'Unione Sarda 24 novembre 2015
"Il Vescovo aveva deciso di nasconderlo nelle stanze superiori della chiesa.Qualche tempo fa abbiamo saputo che lì ci poteva essere un dipinto di Corriga e abbiamo trovato questa meraviglia .Puntuaizzo: l'hanno tagliato in otto e messo dentro buste nere"dice Brai...." 
(citazione Unione Sarda-versione cartacea- 24 novembre 2015).

E stranamente fino ad oggi mai nessuno ha smentito questi articoli on line, cartaceo e relativo video servizio del 2015.

A parlare con le virgolette, ovvero con citazione diretta del giornale. fu il restauratore Italo Brai .Lo riproponiamo "...l'hanno tagliato in otto e messo dentro buste nere" dice Brai.- Fine citazione-
E appena due giorni fa la circostanza è stata nuovamente riportata dallo stesso  quotidiano cagliaritano.
L'Unione Sarda 21 gennaio 2017
"Abbiamo trovato questa meraviglia tagliata in otto e messa dentro buste nere racconta Italo Brai". (L'Unione Sarda del 21 gennaio 2017)-
Ma stranamente la nota del Consiglio Pastorale si accorge solo oggi questo vecchio particolare e la nota pubblicata oggi fa seguito alla dichiarazione del Parroco don Giuseppe Sanna di  ieri 21 gennaio ove spiegava si fa per dire la rimozione del Corriga, con "lavori di sistemazione della Parrocchia".Un'affermazione che indubbiamente fa sorridere.
E se sommiamo le due frasi: 1) è stato rimosso per una risistemazione; 2) non è stato distrutto allora è chiaro che si vuole nascondere la censura e la realtà storica.
Ma la storia non si cambia, si studia.
Arte, valori, uomini vanno rispettati per quello che sono e che hanno fatto.

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